CONVEGNO Giocare nell’emergenza – 19 febbraio 2022

Il convegno è parte del percorso di attività della IN Formazione al gioco del progetto della “Festa del diritto al gioco anno 2021/2022” di Ravenna.
Nella sua visione generale si vuole combinare la narrazione di buone pratiche maturate in situazioni di emergenza e un buon inquadramento teorico, nonché la pratica formativa di laboratorio (il tutto è già stato anticipato da tre interviste a testimoni di cultura ludica che hanno operato in situazioni di emergenza)
Il percorso è indirizzato a docenti ed operatori del terzo settore, studenti/esse universitari/e, sotto lo slogan “Giocare è un diritto non un optional

Considerando il prolungato periodo attuale di costrizione delle opportunità di socializzazione e gioco PER, CON e DEI bambini/e, si è scelto di fare focus su di un documento generato nel maggio 2020 dell’International Play Association (IPA) dal titolo “Play in crisis – Giocare nell’emergenza”,  tradotto in italiano da AliPerGiocare.

Per iscriversi al Convegno è necessario compilare il modulo al seguente link (possiamo accettare fino ad un massimo di 95 posti)

PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Con la moderazione al tavolo offerta da Roberto Farnè (UNI Bologna e Presidente della Libera Università del Gioco – LUnGi) saranno presenti:

Saluti dell’Assessore alla Scuola Fabio Sbaraglia del Comune di Ravenna e della Dott.essa Elisa Renda, referente di conCittadini – Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.

– Francesca Lacchini
psicologa e componente dell’Ass. Dalla parte dei minori
TITOLO: Il gioco come strategia per affrontare le paure
A due anni dall’inizio della pandemia, le indagini sullo stato psicologico dei bambini e degli adolescenti ci invitano a supportarli nella gestione delle emozioni e delle paure. Puntando la lente su una tra le tante importantissime funzioni del gioco, ovvero quella di promuovere lo sviluppo emotivo, si considera lo stesso come opportunità essenziale con cui i minorenni di età  trovano il modo per esprimere e comunicare emozioni diversamente inespresse o espresse attraverso i sintomi.

– Raffaele Mantegazza
Professore associato – Pedagogia generale e speciale  Università La Bicocca di Milano
Non gioco più’ -La fine del gioco, il gioco della fine
La fine del gioco è un momento di morte e ci aiuta ad elaborare il lutto per la perdita di un’esperienza gioiosa e in questo modo a lanciarci nel futuro. Ma giocare con la morte può essere pericoloso quando il secondo termine è inteso in modo troppo reale.

– Anna Maria Venera
psicopedagogista, per la città di Torino si occupa del coordinamento del Settore Formazione di ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile. Professore a contratto in Pedagogia sperimentale e cultore della materia all’Università di Torino, collabora a progetti di ricerca e di didattica sul tema del gioco e dell’animazione ludica, su cui ha pubblicato vari volumi
Il gioco, risorsa privilegiata di apprendimenti e di relazioni
Il Gioco in Ospedale – ricerche Università di Torino e attività ludiche in reparti di oncoematologia pediatrica a Torino – Centro Cultura Ludica del Comune di Torino

– Gabriella Falcicchio
Ricercatrice Dipartimento Di Scienze Della Formazione, Psicologia, Comunicazione Università di Bari
Gioco, violenza, nonviolenza
Il gioco, componente essenziale degli apprendimenti dell’animale umano, è un volano potente per imparare a conoscere la violenza dentro e intorno a noi e scegliere la nonviolenza

– Fiorenza Paganelli
psicomotricista e formatrice della Coop Progetto Crescita
Giochiamo al labirinto?
Il labirinto, è un luogo architettonico spesso utilizzato come metafora di un problema nel quale è molto difficile trovare la via
d’uscita. Spesso è simbolo della sfida quotidiana all’interno della vita. In questo tempo caratterizzato dalla pandemia, in sala di psicomotricità, i bambini giocano al labirinto come metafora di una società nella quale mai come ora è difficile integrarsi, a causa dei timori e dei pregiudizi non più solo relativi alla differenza culturale, ma legati al terrore del contagio che sembra incombere.
Giocare al labirinto per mettere in gioco la propria unicità/diversità, e trovare il proprio spazio, vincendo sulla paura del contagio e dell’ignoto.

– Leonardo Loroni
Pediatra di lungo corso e componente dell’Ass. Dalla parte dei minori
Benessere e gioco binomio più che mai da recuperare in questi temi di emergenza sanitaria

Il percorso  “Giocare nell’emergenza” è realizzato in collaborazione con AliPerGiocare, la Libera Università del Gioco (LUnGi), Movimento non violento, con la compartecipazione alle spese del Comune di Ravenna e fondi accantonati dall’Ass. Lucertola Ludens (premio progetto ConCittadini 2020/2021).

L’evento del convegno è in continuità con quanto proposto ai convegni IL DIRITTO AL GIOCO AL TEMPO DEL COVID 19 del 25 maggio 2020, GIOCO E’ BENESSERE del 03 ottobre 2021, VIETATO VIETARE DI GIOCARE 28 maggio 2021, GIOCARE AL NATURALE 28 giugno 2021 (youtube LUnGi).
Al convegno seguiranno due laboratori formativi in presenza (a numero chiuso, circoscritto a 20 persone, riservando 10 posti al contesto scolastico), tenuti presso la sala conferenze del Planetario di Ravenna, il 12 marzo (pomeriggio) ed il 09 aprile (mattina).
E’ in organizzazione un’intervista online a Theresa Casey, autrice del documento “Play in crisis” (IPA)

PER INFORMAZIONI: [email protected] e [email protected]

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