I giocattoli nella Divina Commedia
omaggio all’estro ogni volta generativo di Roberto Papetti
Una ludica installazione dantesca è l’ultimo lavoro del mastro giocattolaio ravennate Roberto Papetti
il 25 marzo si celebra il “Dantedì”, e cioè la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. In questa data gli studiosi riconoscono l’inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia e nel 2021 cade il settimo centenario della morte del Sommo Poeta. A Ravenna è un giorno speciale, anche perchè è stata inaugurata un piccolo display, ma per noi cultori del gioco, molto significativo e che si spera possa ispirare molti altri “ludici” per piacere o per professione.
L’idea è nata quando Roberto, in arte Mastro Nocciola, si domandò se poteva esistere la possibilità dell’incontro tra Dante ed i bambini/e? tra Divina Commedia e i giochi e/o giocattoli?”
“Dante cita numerosi giochi ma senza spiegarne la funzione. Li usa nella Divina Commedia a sostegno di metafora, oppure metonomicamente”, ci esprime Roberto.
Da lì a breve, il progetto di ricerca diventò laboratorio dal titolo “Dante infante”, che Roberto, assieme a Stefano Tedioli, hanno sviluppato in una scuola elementare di Faenza. In esso gioco, sul linguaggio e la teatralità erano le vie per portare conoscenza e ricerca, dialogare con i bambini/e, attivarli nella curiosità di sapere sempre di più.
Poi è arrivata l’idea del busto-bacheca , struttura oggi esposta nella vetrina della libreria Longo di via Diaz di Ravenna, assieme a giocattoli e pupazzi, libri e altri oggetti ricorrenti nella Divina commedia.
La ricerca è un work in progress che perdurerà nei prossimi mesi con l’obiettivo di “raccontare ai bambini Dante in un modo inconsueto”.
E quando si potrà venite a fare visita alla città che accolse il grande poeta
LINK ad articolo di giornale Ravenna Notizie.it